Adcetris nel trattamento del linfoma di Hodgkin e del linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico
Adcetris è un medicinale contenente il principio attivo Brentuximab vedotin, che trova impiego nel trattamento degli adulti con linfoma di Hodgkin ( HL ) con cellule tumorali CD30-positive ( ossia quando presentano sulla propria superficie una proteina denominata CD30 ). Adcetris è indicato: a) quando il tumore si ripresenta o non ha risposto a un trapianto autologo di cellule staminali; b) quando il tumore si ripresenta o non ha risposto ad almeno due precedenti terapie e quando il trapianto autologo di cellule staminali o la polichemioterapia ( una combinazione di farmaci antitumorali ) non rappresentano un’opzione terapeutica.
Adcetris è indicato anche per il trattamento del linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico ( sALCL, un tumore CD30-positivo di un tipo di globuli bianchi denominati linfociti T ), se il tumore si ripresenta o non ha risposto ad altri trattamenti.
Poiché il numero di pazienti affetti da linfoma di Hodgkin e linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico è basso, le malattie sono considerate rare e Adcetris è stato qualificato come medicinale orfano nel 2009
Adcetris è disponibile come polvere da ricostituire in una soluzione per infusione ( iniezione goccia a goccia in vena ).
La dose raccomandata di Adcetris è di 1.8 mg per chilogrammo di peso corporeo somministrata per infusione endovenosa nell’arco di 30 minuti ogni 3 settimane. I pazienti devono essere monitorati durante e dopo l’infusione per rilevare l’eventuale insorgenza di effetti indesiderati; inoltre è necessario monitorare i valori dell’emocromo completo prima della somministrazione di ogni dose di Adcetris. Il trattamento deve continuare fino al peggioramento della malattia o alla comparsa di effetti indesiderati gravi. I pazienti che mostrano segni di miglioramento o nei quali la malattia si stabilizza possono essere sottoposti alla terapia fino a un massimo di un anno.
Il medico può decidere di sospendere o interrompere il trattamento se il paziente sviluppa effetti indesiderati gravi.
Il principio attivo di Adcetris, Brentuximab vedotin, è costituito da un anticorpo monoclonale anti-CD30. L’anticorpo monoclonale si lega a Monometil-Auristatina E ( MMAE ), una molecola citotossica. L’anticorpo monoclonale trasporta Monometil-auristatina E fino alle cellule tumorali CD30-positive; una volta penetrato nelle cellule tumorali, impedisce a queste ultime di riprodursi e, di conseguenza, ne determina la distruzione.
Nel linfoma di Hodgkin, Adcetris è stato studiato in uno studio principale condotto su 102 pazienti con linfoma di Hodgkin CD30-positivo, che erano stati precedentemente sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali e nei quali il tumore era ricomparso o non aveva risposto a un precedente trattamento.
Inoltre, la società produttrice ha fornito informazioni relative a 40 pazienti con linfoma di Hodgkin CD30-positivo, nei quali il tumore era ricomparso o non aveva risposto ad almeno due precedenti terapie e che non erano candidabili a un trapianto autologo di cellule staminali o a una polichemioterapia.
Per quanto concerne il linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico, Adcetris è stato esaminato nell’ambito di uno studio principale condotto su 58 pazienti affetti da sALCL nei quali il tumore si era ripresentato o non aveva risposto al trattamento.
In entrambi gli studi il principale indicatore della efficacia era la percentuale di pazienti con una risposta parziale o completa alla terapia. La risposta alla terapia è stata valutata mediante l’acquisizione di immagini e sulla base delle informazioni cliniche dei pazienti.
La risposta viene definita completa quando il paziente non presenta segni di tumore.
Nello studio sul linfoma di Hodgkin, il 75% dei pazienti ( 76 su 102 ) ha risposto in maniera parziale o totale alla terapia. Si è osservata una risposta completa nel 33% dei pazienti ( 34 su 102 ). I dati relativi ai 40 pazienti hanno mostrato che il 55% dei soggetti ( 22 su 40 ) ha risposto alla terapia. Nel 23% di questi pazienti ( 9 su 40 ) si è osservata una risposta completa.
Nello studio relativo al linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico, l’86% dei pazienti ( 50 su 58 ) ha risposto al trattamento in maniera parziale o totale; la risposta è stata completa nel 59% dei soggetti ( 34 su 58 ).
Gli effetti indesiderati gravi osservati con Adcetris sono neutropenia, trombocitopenia, costipazione, diarrea, vomito, piressia, neuropatia periferica motoria e neuropatia periferica sensoriale ( danni al sistema nervoso percepiti a livello di mani e piedi ), iperglicemia, polineuropatia demielinizzante ( un disturbo neurologico caratterizzato da una graduale e crescente debolezza e dalla perdita di sensibilità a livello di gambe e braccia ), sindrome da lisi tumorale ( una complicanza potenzialmente letale dovuta alla distruzione delle cellule tumorali ) e sindrome di Stevens-Johnson ( una pericolosa reazione allergica a carico della cute e delle mucose ).
Gli effetti indesiderati più comuni osservati con Adcetris sono neuropatia periferica sensoriale, affaticamento, nausea, diarrea, neutropenia, vomito, piressia e infezioni.
Adcetris non deve essere somministrato a soggetti che sono ipersensibili ( allergici ) a Brentuximab vedotin o a uno qualsiasi degli altri ingredienti. Non deve essere utilizzato assieme a Bleomicina ( un altro medicinale antitumorale ) poiché questa combinazione è tossica a livello polmonare.
Il Comitato scientifico, CHMP, dell’European Medicine Agency ( EMA ) ha osservato che, benché le informazioni disponibili fossero limitate e gli studi non mettessero a confronto Adcetris con un trattamento di controllo, Adcetris è stato di beneficio per i pazienti affetti da linfoma di Hodgkin e linfoma anaplastico a grandi cellule sistemico nei quali si era registrata una ricomparsa del tumore o che non avevano risposto a una precedente terapia. In questi soggetti, che in generale hanno scarsi risultati e per i quali non sono disponibili trattamenti adeguati, Adcetris potrebbe indurre una risposta completa o potrebbe permettere l’avvio di terapie potenzialmente curative.
Il Comitato ha inoltre osservato che il profilo di sicurezza generale di Adcetris è risultato accettabile in questi pazienti. Pertanto, il CHMP ha deciso che i benefici di Adcetris sono superiori ai suoi rischi.
Adcetris ha ottenuto una approvazione condizionata. Ciò significa che sono attese ulteriori informazioni sul medicinale, in particolare sui suoi effetti nel lungo termine, tra cui la durata della risposta e la sopravvivenza del paziente, necessarie per confermare il rapporto rischi/benefici favorevole. ( Xagena2012 )
Fonte: EMA, 2012
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